9. Valorizzazione del patrimonio, rapporto con la città

Un elemento determinante nella scelta dell’ateneo da parte degli studenti è l’offerta culturale e ricreativa della città in cui l’ateneo ha sede. È altrettanto vero che l’Università contribuisce in maniera decisiva a animare ed arricchire la qualità della vita della città che la ospita. Dovremo sperimentare con il comune di Cagliari tutte le vie tramite le quali possano arrivare nuove opportunità di arricchimento dell’esperienza universitaria per i nostri studenti, ispirandoci anche alle migliori esperienze a livello nazionale in questo campo.

A sua volta, l’Università ha degli asset tangibili che possono essere valorizzati sia in termini economici che come veicolo di immagine. È certamente il caso del patrimonio naturalistico e di quello museale, che dovrebbero essere rilanciati in un quadro di collaborazione con il Comune di Cagliari, che li integri in un percorso turistico che possa comprendere per esempio l’Anfiteatro romano e che potrebbe riguardare, in prospettiva, l’area dell’Ospedale civile in via di dismissione. Le aree demaniali in dismissione sono certamente un’opportunità da cogliere, sviluppando progetti specifici e interagendo con gli enti territoriali.

Questi sono anche i giorni in cui la città di Cagliari riflette su quali destinazioni assegnare ai suoi grandi spazi in dismissione: si tratta di un momento cruciale, nel quale l’Università deve assicurarsi un ruolo cruciale.

Ritengo però che sia altrettanto essenziale, per dare più valore all’esperienza di vita degli studenti durante gli anni universitari, un ripensamento nella distribuzione degli spazi che consenta la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative. Per vivere a pieno le opportunità che il periodo di studi universitari può offrire servono spazi adeguati, con dotazione tecnica adeguata, orari di apertura estesi, una gestione più orientata allo scambio e meno al controllo.

Sviluppare lavori di gruppo, scrivere insieme un progetto in risposta a un bando, interagire con studenti di facoltà diverse dalla propria: servono spazi nei quali possa nascere l’innovazione.

Le biblioteche andranno progressivamente alleggerite da questa funzione, alla quale peraltro oggi non si sottraggono, di spazi per lo studio e il lavoro di gruppo; andrà invece ribadita la loro centralità come luoghi nei quali lo studio e la ricerca trovano la più importante sponda, anche attraverso maggiori iniziative di formazione per l’utenza all’uso dei servizi bibliotecari, così da formare un’utenza sempre più consapevole ed esperta, e sperimentando acquisti di referenze anche in formati elettronici, come l’ebook.

L’ateneo andrà valorizzato e rivitalizzato soprattutto nei suoi punti periferici, come la Cittadella di Monserrato. Ci sono ampi margini di miglioramento per la vivibilità della Cittadella: dovremo farlo aggredendo tutti i punti di criticità, inclusi i servizi di ristoro. Con lo spostamento del Palazzo delle Scienze a Monserrato si è fatto l’errore di non ampliare i servizi di biblioteca e ristorazione, mostrando una grave disattenzione verso le esigenze delle persone coinvolte nei processi. Verrà promosso l’uso degli spazi dell’Università anche per ospitare scuole estive.

Attraverso fondi specifici per convertire edifici pubblici all’uso di energie rinnovabili, verrà valutata l’installazione di pannelli solari sugli edifici dell’Università di Cagliari. Allo stesso modo, è certamente urgente reperire risorse per rimodernare edifici e aule.