4. Studiare in Unica

L’esperienza dello studente durante gli anni di studio universitario si compone di molteplici dimensioni: qualità della didattica, diritto allo studio, orientamento, servizi, internazionalizzazione. Vediamole nel dettaglio.

Qualità

Dovrà essere svolta un’attenta analisi sui risultati della nostra didattica non soltanto in termini di numero di studenti o laureati, ma anche di effettiva conoscenza trasferita e di opportunità fornite: in sostanza, dovremo valutare il valore aggiunto che ha uno studente a iscriversi all’Università di Cagliari.

Verranno valutati e affrontati i problemi percepiti dagli studenti nella quotidianità dell’erogazione della didattica. Attraverso l’attuazione delle Politiche di Qualità dell’Ateneo dovremo sempre più considerare la valutazione della qualità come una vera occasione per trovare insieme soluzioni innovative e migliorative, oltre che un adempimento di legge.

Grande attenzione dovrà essere data al terzo livello di istruzione (il dottorato di ricerca) e all’erogazione di didattica di qualità. La diminuzione degli studenti nelle lauree magistrali finisce per influenzare negativamente la partecipazione ai nostri dottorati di ricerca, la cui qualità dovrà essere invece sempre al centro dei nostri sforzi.

Diritto allo studio

Dobbiamo aumentare il valore dello studio di cui vogliamo garantire sempre di più il diritto, come recita la Costituzione: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Per fare questo verranno cercate sinergie con ERSU e Regione per ampliare il più possibile questo diritto e per verificare che sia indirizzato primariamente ai meritevoli effettivamente privi di mezzi.

I rapporti tra ERSU (e quindi Regione) e Unica vanno intensificati anche armonizzando tempestivamente le scadenze e alcuni regolamenti, come per esempio quello che determina i criteri per stilare le graduatorie. Non si vede ragione per ritenere più efficiente un modello basato esclusivamente sull’Università di Cagliari, anche in riferimento all’esigenza di gestire le case dello studente e le mense e all’importante ruolo della rappresentanza studentesca nel consiglio di amministrazione dell’ERSU.

Dovremo inoltre esplorare tutte le opportunità di finanziamento di borse di studio da soggetti privati, con un’attività più aggressiva di fundraising.

È importante capire le motivazioni che portano uno studente a diventare fuori corso. Le ragioni saranno certamente molte e andranno studiate soluzioni diverse. Attraverso la disponibilità di dati dettagliati sulle carriere studenti verranno individuati schemi di comportamento che possono segnalare prontamente l’inizio di un progressivo distacco dello studente dal percorso ideale previsto e attivare delle contromisure.

Particolare attenzione dovrà essere dedicata all’ascolto delle esigenze specifiche degli studenti lavoratori, per verificare se sia possibile eliminare degli ostacoli al loro percorso in termini di erogazione dei servizi.

Orientamento e Placement

È essenziale potenziare fortemente le collaborazioni con istituti secondari superiori per azioni di orientamento. Sarà inoltre importante produrre statistiche che mettano in relazione semplicità/difficoltà nel percorso universitario e scuole di provenienza per evidenziare casi di successo o identificare debolezze.

Si promuoverà l’adesione a reti nazionali e internazionali nel settore del placement e dell’orientamento per scambiare le nostre buone pratiche con quelle di altri uffici anche in un ottica di attrarre finanziamenti che permettano di espanderne le attività.

Un importante ruolo nell’orientamento e nel placement potrà essere svolto dagli studenti, dai neo-laureati e da chi è già inserito nel mondo del lavoro con esperienze qualificate, anche tramite la sperimentazione di attività di mentoring. I rappresentanti degli studenti dovranno essere coinvolti più attivamente nei processi di miglioramento dell’offerta e della qualità della didattica.

Per ridurre la distanza tra l’universo degli studenti e quello della ricerca potranno essere proposte delle visite di orientamento per scoprire le attività di ricerca che si tengono nei dipartimenti del nostro ateneo, così da offrire ispirazione ed esempio a chi deve decidere come orientare le proprie scelte al termine del proprio percorso di studi.

Servizi

Si darà impulso alla completa digitalizzazione delle pratiche studenti, a partire dalla definizione dei piani di studio per arrivare alle delibere dei Consigli di Corso di Studi/Classe. Ogni richiesta dello studente dovrà essere inoltrata tramite moduli online e il suo percorso e stato di avanzamento dovranno essere accessibili in rete a tutti gli attori coinvolti (studente, coordinatore o commissioni del corso di studi, segreteria studenti). Questo migliorerà l’esperienza dello studente, semplificherà le procedure di verifica e gestione delle carriere e ottimizzerà i tempi e carichi di lavoro delle segreterie studenti e dei docenti coinvolti nei diversi CdS.

Ogni sforzo dovrà essere attuato per rendere più veloce e immediata la comunicazione con gli studenti relativa a procedimenti che li coinvolgono in prima persona.

Internazionalizzazione

Sempre maggiore importanza assumeranno l’internazionalizzazione della didattica e la partecipazione a reti e programmi internazionali di scambio per esperienze di studio e tirocinio. Più spazio verrà riconosciuto inoltre all’associazionismo studentesco e alle opportunità delle reti internazionali che da esso scaturiscono.

Si attueranno politiche per l’estensione dell’offerta didattica in lingua inglese anche grazie ad una valorizzazione del ruolo del Centro Linguistico di Ateneo.

A partire dalle esperienze già attive nel campo dell’e-learning come l’esperienza di UNITEL, verranno sviluppati corsi fruibili in modalità online anche attraverso l’adesione alla piattaforma Coursera.

Si attueranno meccanismi di attrazione di studenti dall’esterno, anche per il dottorato ampliando la progettualità sull’azione Marie Skłodowska-Curie di Horizon2020.