3. Il governo dell’Università

L’università delineata dalla Legge 240/2010 si basa sui Dipartimenti, che sono il centro delle attività scientifiche e didattiche. Il nostro Statuto lascia un ruolo significativo alle Facoltà, generando in alcuni contesti inutili duplicazioni; una struttura di raccordo, però, in alcuni casi appare indispensabile. Si dovranno cercare, dopo un’ampia condivisione, soluzioni che si adattino alle diverse necessità, per esempio rendendo non obbligatoria tale struttura di raccordo. Si rimarca l’importanza del Consiglio di Corso di Studi come luogo naturale in cui convergono le esperienze dirette di docenti e studenti e dove possono essere prese le decisioni migliori per lo stesso CdS. Il Dipartimento rimane, inoltre, preposto alla programmazione delle risorse.
Dopo l’eliminazione dell’assemblea plenaria della Facoltà, il Consiglio di Dipartimento è rimasto il contesto in cui si riuniscono più persone e dove è possibile condividere le scelte. Le decisioni strategiche di livello superiore sono di competenza di organi più ristretti, come il Senato Accademico e il CdA. Ma un’Università che intenda condividere al suo interno scelte strategiche e sfruttare tutta la sua “intelligenza collettiva” deve poter contare su strumenti che permettano la partecipazione di ogni singolo dipendente.
A tale scopo, nella intranet si potranno consultare in maniera trasparente e con adeguato anticipo le bozze complete dei regolamenti in approvazione ed evidenziare le possibili incongruenze, le difficoltà di applicazione e gli eventuali conflitti con altri regolamenti.
La intranet consentirà la consultazione di tutti noi su temi importanti e strategici per il futuro di Unica, arrivando ad assumere il ruolo di un’assemblea plenaria virtuale che avrà un compito di controllo nei confronti dei nostri organi di governo e costringerà in primis il Rettore a spiegare in modo documentato le sue scelte.