10. Progettiamo Unica

Se dall’esterno l’Università viene percepita esclusivamente come quel luogo indistinto che ospita tante competenze e professionalità che non sempre emergono chiaramente, qual è il valore aggiunto di appartenere all’Università di Cagliari? Se veniamo percepiti come un luogo dove vengono erogati, con un livello di qualità non precisata, titoli di studio più o meno come in tante altre parti d’Italia, perché non andare a studiare dove poi è più facile trovare lavoro?
È urgente individuare in modo ampiamente partecipato delle linee inter-dipartimento e inter-facoltà che uniscano tante diverse competenze su temi che possano rappresentare un’opportunità per il nostro territorio e per la nostra regione. Il cambio di paradigma è radicale: il miglioramento avviene coordinando competenze su ampie linee tematiche, il più possibile trasversali, in modo che tutti possano essere coinvolti, che ci aiutino a mostrare la nostra qualità, che inneschino un circolo virtuoso che porti ad aumentare l’attrattività e la qualità, che portino risorse, in prospettiva lavoro e contagino altri settori. L’obiettivo è una qualità assoluta non limitata al contesto della Sardegna.
Con i dovuti distinguo, è la politica adottata dalla Comunità Europea che ha chiesto ad ogni Regione di individuare le proprie Smart Specialization: i settori in cui si ritiene di emergere e su cui si può puntare. Ragionare per linee orizzontali e caratterizzarci verso l’esterno aiuterà grandemente l’attrazione di finanziamenti in ambito Horizon2020 e anche il trasferimento tecnologico verso il territorio. Non è trascurabile poi il fatto che ci troveremmo a essere proattivi con la Regione Sardegna per la definizione delle linee di sviluppo del territorio.
Serve un confronto molto partecipato e molto trasversale e una seria fase di progettazione per individuare le tematiche su cui Unica si può caratterizzare, ma è indispensabile farlo per garantirle un futuro.
La progettazione di una nuova Università, ma anche di un nuovo modo di lavorare, devono partire dalla condivisione delle competenze e dalla comprensione reciproca delle diverse anime dell’ateneo. Il ripensamento di Unica avverrà tramite proposte di lavoro che emergeranno da team focalizzati su specifici problemi e formati da componenti del corpo docente, tecnico amministrativo e, quando possibile, studentesco. Tramite questo approccio si getteranno le basi per una maggiore integrazione e sinergia fra le diverse componenti dell’ateneo, per la creazione di uno spirito di squadra e per una maggiore comprensione delle problematiche e dei diversi punti di vista; si favorirà inoltre una contaminazione di competenze e conoscenze trasversali.